Uno splendido contesto naturalistico-ambientale fatto di ulivi millenari e bianche masserie fa da sfondo al Parco Archeologico di Egnazia. Il sito, che costituisce l’esempio più esteso di città romana e tardoantica della Puglia, ebbe grande importanza nel mondo antico per la sua collocazione geografica; la presenza del porto e il tracciato della Via Traiana, che attraversa la zona monumentale della città, la resero un attivo centro di traffici e scalo commerciale strategico nel collegamento tra Oriente e Occidente.
La storia dell’antica GNATHIA, raccontata nell’area archeologica e nelle sale del museo, si snoda nell’arco di molti secoli. Il primo insediamento, costituito da un villaggio di capanne, sorse nell’area della cosiddetta ‘acropoli’ nel XVI sec. a.C. (Età del Bronzo). Nell’XI sec. a.C. (Età del Ferro) si registra l’invasione di popolazioni provenienti dall’area balcanica, gli Iàpigi, mentre con l’VIII sec. a.C. inizia la fase messapica, periodo a cui si datano le importanti testimonianze provenienti dalle estese necropoli composte prevalentemente da tombe a camera o semicamera, scavate nel banco roccioso. Di straordinaria importanza è stata la scoperta della monumentale “Tomba delle Melagrane” avvenuta nel 1971 durante i lavori di costruzione del museo.
Con l’occupazione romana avvenuta a partire dal III sec. a.C. la città entrerà quindi a far parte prima della repubblica e poi dell’impero romano e decadrà insieme ad esso, mantenendo nonostante questo una certa vitalità, testimoniata dalla costruzione delle basiliche e dai reperti altomedievali custoditi nel museo.
fonte: www.themonumentspeople.it/it/itinerario/egnazia-via-traiana-visita-guidata-parco